FEDE È CREDERE IN CIO' CHE NON VEDI
Noi NON siamo qui per nascere, mangiare, lavorare, consumare, invecchiare e poi morire. Noi siamo su questa Terra, per manifestare il nostro infinito potenziale, ricreando continuamente la vita.
Siamo qui per far emergere dalla profondità del nostro essere quella bellezza e quella creatività infinita che ci riconduce ancestralmente alle origini, alla fonte, al cosmo.
Per farlo dobbiamo vibrare potentemente e tirare fuori tutta la vitalità di cui siamo capaci, basandoci sulla nostra centratura interiore e consapevolezza.
Esse possono ergersi dentro di noi innanzitutto se le aneliamo come un desiderio puro del cuore, e poi se siamo disposti ad assumerci la responsabilità della nostra vita, a fare azioni costanti e contemporaneamente affidarci alla forza vitale che sostiene il Tutto e che respira dentro di noi.
È in qualche modo tenersi forte e lasciarsi andare dolcemente.
Sta a noi e al nostro libero arbitrio decidere di fare dei percorsi di consapevolezza e crescita spirituale, non perché ci interessa essere delle "brave persone spirituali" o perché va di moda una religione piuttosto che un'altra, ma perché in quanto esseri umani e al contempo divini (o anche buddici), possiamo portare la nostra gioia e il nostro prezioso contributo nel mondo, scoprendo la missione per cui siamo nati e compiendola giorno dopo giorno.
Potremo scoprire finalmente il nostro potere di trasformazione interiore, il potenziale di cambiamento che tutti abbiamo, la nostra alchimia trasformativa dal piombo all'oro, che ci permetterà di fare di una pietra grezza, un diamante prezioso e lucente.
Noi persone comuni abbiamo la facoltà di convertire una grande sofferenza in un'occasione di felicità, come il fiore di loto nasce dal fango. E così incoraggiare gli altri!